Pubblichiamo il testo del decreto legislativo recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)” (Atto del Governo n. 22) trasmesso dal Governo alla Presidenza del Senato il 10 maggio u.s. e comprensivo del parere reso, in data 22 maggio, dal Garante per la protezione dei dati personali.

Su questo testo è atteso il parere della Commissione speciale su atti urgenti del Governo entro il 23 giugno p.v.

Il decreto, attuativo della delega contenuta nell’articolo 13 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, è finalizzato ad adeguare il codice della privacy di cui al d.lgs. n. 196/2003, alle disposizioni del Regolamento europeo n. 679 del 2016, direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dal 25 maggio u.s.

Occorre segnalare che il termine per dare attuazione alla delega legislativa è stato prorogato al 22 agosto p.v. stante il rinvio operato dall’art. 13, co. 3, della L. n. 163/2017 alle procedure previste dall’art. 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.  Questa norma, mediante richiamo al precedente art. 31, precisa che, quando gli schemi dei decreti delegati vengano inviati alle Commissioni parlamentari per il previsto parere, quando manchino meno di 30 giorni alla scadenza della delega, la scadenza è automaticamente prorogata di ulteriori tre mesi.

Da un punto di vista operativo,  dal 25 maggio 2018, in attesa dell’adozione del decreto di adeguamento, il regolamento UE 679/2016 deve essere pienamente ed integralmente attuato, mentre le parti del d.lgs. n. 196/2003 in contrasto con la normativa sovranazionale vanno disapplicate.

Per agevolare la lettura, rendiamo altresì disponibili:
– la nota di lettura del servizio bilancio del Senato
– il dossier ad oggetto “L’adeguamento della disciplina sulla protezione dei dati personali al Regolamento (UE) 2016/679 del servizio studi di Palazzo Madama.

Stefania Fabris


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