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Dalla Conferenza Unificata nuovi termini per gli eventuali esuberi del personale delle società a controllo pubblico2 min read

Lo scadenziario della riforma delle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche [1] prevede che entro il 30 settembre le società “a controllo pubblico” effettuino la ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze anche in relazione alla revisione straordinaria delle partecipazioni che ogni ente deve comunque approvare entro il medesimo termine del 30 settembre.

A tal fine, il decreto legislativo n. 175 del 2016 [1] stabilisce che l’elenco del personale eccedente, con la puntuale indicazione dei profili posseduti, venga trasmesso alla regione nel cui territorio la società ha sede legale secondo modalità stabilite da un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adottato di concerto con il Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in Conferenza unificata ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131.

Nella seduta della Conferenza Unificata del 21 settembre u.s. è stata quindi sancita l’intesa [2] sullo schema di decreto ministeriale attuativo dell’articolo 25, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 [1], apportando significative modifiche alla roadmap per la ricognizione del personale, la quale risulta esser stata rimodulata come segue:

  • resta il termine del 30 settembre 2017 per effettuare la ricognizione del personale in servizio, così come previsto dall’art. 25 del d.lgs n. 175/2016 e s.m.i.;
  • slitta al 30 novembre la data entro cui le società a controllo pubblico dovranno individuare e dichiarare le eccedenze, tenuto conto di quanto previsto nei piani di riassetto delle partecipazioni delle amministrazioni controllanti e delle ulteriori previsioni del decreto di riforma;
  • entro il 10 dicembre le società che hanno individuato delle eccedenze ne dovranno dare comunicazione preventiva per iscritto alle rappresentanze sindacali aziendali nonché alle rispettive associazioni di categoria;
  • dal 20 dicembre le società dovranno inviare alle regioni nel cui territorio hanno sede legale, per il tramite del sistema informativo unitario, i dati relativi ai lavoratori eccedenti (generalità, dati di contatto, data di assunzione, tipologia contrattuale, contratto collettivo applicato, categoria, qualifica e livello di inquadramento, esperienza professionale, istruzione e formazione, altre competenze del lavoratore) e i motivi che hanno determinato la situazione di eccedenza;
  • entro il 15 gennaio 2018 ai fini del monitoraggio delle attività di ricognizione, le regioni dovranno trasmettere alcuni dei suddetti dati, in forma aggregata, all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL);
  • entro il 30 novembre 2017, attraverso il sistema informativo unitario, l’ANPAL renderà disponibili alle regioni apposite funzionalità di gestione degli elenchi nel proprio ambito territoriale di competenza onde consentire l’individuazione del personale da assumere;
  • fino al 30 marzo 2018 saranno le regioni a gestire gli elenchi mentre dal 31 marzo 2018 la competenza passerà all’ANPAL.

Per approfondimenti sulla riforma delle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche leggi anche le nuove schede di lettura [3] del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 [1], come modificato dal D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 100, diffuse dai servizi studi della Camera e del Senato diffuso nel corso del corrente mese di settembre.