Con deliberazione n. 23/SEZAUT/2018/FRG del 21 dicembre 2018, la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha approvato il referto 2018 sugli “Gli organismi partecipati dagli enti territoriali”.

I risultati dell’analisi della Corte, riassunti nel Comunicato del 2 gennaio u.s., mettono in rilievo quanto segue:

  1. gli organismi operanti nei servizi pubblici locali sono soltanto il 37,21% del totale, pur rappresentando il 73,17% del valore della produzione complessivo;

  2. il maggior numero (62,79%) rientra nel novero di quelli che svolgono servizi convenzionalmente definiti “strumentali”;

  3. è confermata la prevalenza degli affidamenti diretti, nonostante la rigidità dei presupposti per derogare ai principi della concorrenza: infatti, su un totale di 15.139 affidamenti, le gare con impresa terza sono soltanto 828 e gli affidamenti a società mista, con gara a doppio oggetto, 146;

  4. dal confronto tra i risultati conseguiti dagli organismi interamente pubblici (n. 1.917) e quelli del totale esaminato (n. 5.776) emerge, a livello aggregato, una netta prevalenza degli organismi in utile, anche se, in alcune regioni, si registrano delle perdite d’esercizio soprattutto in società a partecipazione totalitaria;

  5. la gestione finanziaria dimostra una netta prevalenza dei debiti sui crediti in tutti gli organismi esaminati: nel complesso, i debiti ammontano a 104,41 miliardi, di cui circa un terzo è attribuibile alle partecipazioni totalitarie;

  6. dal rapporto crediti/debiti verso partecipanti/controllanti, nelle società pubbliche al 100% si rileva la preminenza di tali crediti sul totale, sintomo della spiccata dipendenza di tali partecipazioni dagli enti controllanti, pur in presenza di un rilevante indebitamento verso terzi;

  7. l’incidenza dei contratti di servizio e delle altre tipologie di erogazione nella formazione del fatturato contribuisce ad evidenziare l’impatto delle esternalizzazioni sui bilanci degli enti soci, che assume proporzioni rilevanti nelle partecipazioni totalitarie (75,36%, laddove l’incidenza degli impegni nel totale degli organismi osservati si riduce al 39,81%);

  8. meritano attenzione i casi di eccedenza delle erogazioni rispetto al valore della produzione, maggiorato dell’imposta sul valore aggiunto: tali situazioni, che appaiono fisiologiche a fronte di risultati di esercizio negativi (da cui scaturiscono oneri per copertura perdite o per ricapitalizzazioni), risultano poco comprensibili se associate a bilanci in utile;

  9. dagli esiti della revisione straordinaria ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. n. 175/2016 – dettagliata per singola società – emerge che il 37,35% delle società versa in condizioni da richiedere un intervento di razionalizzazione da parte dell’ente proprietario.

La relazione, di n. 328 pagine, si sofferma, su temi ed adempimenti di fondamentale importanza per gli Enti territoriale, tra i quali meritano di essere segnalati:

  • la centralità delle partecipazioni societarie ed il controllo degli equilibri di bilancio negli Enti territoriali;

  • lo strumento del bilancio consolidato;

  • il fondo perdite società partecipate;

  • la verifica della corrispondenza dei rapporti credito-debito tra Enti e organismi;

  • i poteri di indirizzo, monitoraggio e controlli interni della Corte dei conti ed il controllo del processo di razionalizzazione degli organismi partecipati;

  • gli obiettivi del riassetto delle partecipazioni pubbliche societarie (vincoli di scopo pubblico; vincoli di attività; riordino dei servizi pubblici locali di interesse economico generale; incentivi e sanzioni alla dismissione degli organismi partecipati; criteri di gestione del personale: reclutamento, vincoli assunzionali ed eccedenza di personale; obblighi di pubblicità e di trasparenza; numero dei componenti e compensi dei componenti dei consigli di amministrazione nelle società a controllo pubblico; limiti di spesa, acquisti centralizzati e concorso agli obiettivi di finanza pubblici; fallimento e crisi di impresa);

  • il perimetro degli organismi partecipati;

  • la tassonomia degli organismi partecipati censiti dalla Corte;

  • le osservazioni delle Sezioni regionali in tema di partecipazioni in società e in altri organismi;

  • il monitoraggio dei risultati economici degli organismi partecipati;

  • il monitoraggio dei flussi finanziari tra Ente e organismo partecipato;

  • l’affidamento di servizi pubblici locali e strumentali: modello “in house” e tutela della concorrenza, partenariato pubblico-privato istituzionalizzato, relazione sulla forma di affidamento prescelta, affidamento diretto nei servizi strumentali; controllo dei contratti di servizio e prevenzione di comportamenti elusivi;

  • la revisione straordinaria delle partecipazioni societarie: dati rilevati, criticità emerse ed esiti.

Per approfondimenti:

Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, deliberazione n. 23 del 21 dicembre 2018, Presidente De Girolamo, relatori Tonolo, Grasselli, Uccello, Corsetti

Stefania Fabris


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