L’Autorità nazionale anticorruzione e l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato hanno sottoscritto un protocollo d’intesa sulle attività di contrasto alla corruzione negli appalti pubblici e sui nuovi criteri per l’attribuzione del rating di legalità alle imprese.
La cooperazione fra le due Autorità si svolgerà in varie forme e con diversi strumenti. L’Agcm segnalerà innanzitutto all’Anac “presunti fenomeni di alterazione delle regole e delle procedure di gara” che emergeranno eventualmente nel corso dei suoi procedimenti istruttori. L’Anac, a sua volta, segnalerà all’Agcm “presunti fenomeni collusivi di cui emerga notizia nel corso dello svolgimento della propria attività o in seguito a specifiche segnalazioni” da parte di imprese o stazioni appaltanti. L’Antitrust inoltrerà poi all’Anticorruzione il “parere motivato inviato alla stazione appaltante nel caso di atti di gara che possano comportare una violazione delle norme a tutela della concorrenza e del mercato”.
Il protocollo d’intesa prevede che l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato potrà accedere alle informazioni contenute nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Le due Autorità collaboreranno inoltre per “individuare ulteriori dati informativi relativi alla partecipazione delle imprese alle gare pubbliche” e costituiranno un gruppo di lavoro per agevolare lo scambio reciproco di informazioni e razionalizzarne l’utilizzo.