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Completato lo Schema preliminare del nuovo Codice dei contratti pubblici

IN POCHE PAROLE…

La Commissione appositamente costituita presso il Consiglio di Stato ha completato la redazione dello Schema preliminare del nuovo Codice dei contratti pubblici, in attuazione della legge n. 78/2022, recante la “Delega al Governo in materia di contratti pubblici”.


L’approvazione del nuovo Codice dei contratti pubblici è prevista nel quadro delle riforme del PNRR, anzi ne è un prerequisito, un elemento abilitante per tutti gli investimenti e per il corretto ed efficace utilizzo degli ingenti fondi europei disponibili.

Come affermato nei giorni scorsi dal Presidente dell’ANAC [1] Gli appalti sono uno strumento importantissimo di realizzazione di politiche pubbliche: la transizione ecologica, quella digitale, il riequilibrio generazionale e di genere, il rispetto della normativa previdenziale e di sicurezza del lavoro, passano dagli appalti, dal modo in cui questi vengono realizzati. …”.


LINK UTILI

Legge delega 78-2022 [2]

Schema nuovo codice dei contratti pubblici [3]


La legge delega [4] intende adeguare, in particolare, la disciplina dei contratti pubblici al diritto europeo e ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e delle giurisdizioni superiori, interne e sovranazionali, e razionalizzare, riordinare e semplificare la disciplina vigente.

Lo Schema preliminare [3] è suddiviso in cinque libri contenenti complessivamente 230 articoli: il libro I dei principi, della digitalizzazione, della programmazione ed ella progettazione; il libro II dell’appalto; il libro III dell’appalto nei settori speciali; il libro IV delle concessioni e del partenariato pubblico-privato; il libro V del contenzioso e dell’Autorità nazionale anticorruzione e delle disposizioni finali e transitorie.

Particolarmente significativi i principi generali contenuti nel titolo I del primo libro: principio di risultato, principio della fiducia, principio dell’accesso al mercato, principio di buona fede e di tutela dell’affidamento, principi di solidarietà e di sussidiarietà orizzontale, principio di auto-organizzazione amministrativa, principio di autonomia negoziale, principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale, principi di tassatività delle cause di esclusione e di massima partecipazione, principi di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore.

Molte le novità del testo, tra queste la semplificazione dei procedimenti, la digitalizzazione estesa a tutte le fasi dell’appalto, la nuova disciplina della revisione prezzi e del subappalto, la riduzione dei livelli di progettazione con l’eliminazione di quella definitiva, un rafforzamento delle funzioni di vigilanza dell’ANAC e di supporto alle stazioni appaltanti, soprattutto, con la vigilanza collaborativa, e la centralità del suo portale.

Ora il Governo dovrà proseguire il lavoro per giungere all’adozione del decreto legislativo entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega, cioé dal 9 luglio 2022.

In questa rivista

Il nuovo codice dei contratti pubblici, centralità e qualità della progettazione [5]