Diffondiamo nota sintetica, pubblicata dalla Fondazione IFEL dell’ANCI lo scorso 30 dicembre, sulle principali novità contenute nella legge di bilancio 2020.

I punti di interesse dei Comuni sono così riassunti:

  • fondo di solidarietà comunale: il fondo è incrementato per un importo di 100 milioni di euro per il 2020, 200 milioni di euro per il 2021, 300 milioni di euro per il 2022, 330 milioni per il 2023 e 560 milioni a decorrere dal 2024;
  • contributi ai Comuni per investimenti: la legge stanzia significative risorse a favore dei Comuni per investimenti e progettazione degli interventi, in un arco temporale pluriennale in più settori strategici;
  • fondo crediti di dubbia esigibilità: è prevista la facoltà di calcolare nel 2020 e nel 2021 il FCDE applicando la percentuale del 90%, invece che quella, rispettivamente, del 95% e del 100%, purché i Comuni abbiano registrato indicatori di tempestività dei pagamenti rispettosi dei termini previsti dal comma 859, lettere a) e b), della legge di bilancio 2019;
    In corso d’anno i Comuni potranno rettificare l’accontamento sulla base del miglioramento degli indici della propria capacità di riscossione (commi 79-80);
  • anticipazione di tesoreria: dal 2020 al 2022 l’anticipazione rimane fissata ai 5/12 delle entrate correnti;
  • anticipazione di liquidità CDP: anche per il 2020 è prevista la possibilità di usufruire di ulteriore liquidità per pagamenti di debiti certi liquidi ed esigibili al 31/12/2019;
  • debito degli enti locali: dal 2020 (con effetti prevedibili dal 2021) si avvia un’operazione di abbattimento dei tassi di interessi praticati agli enti locali attraverso la ristrutturazione del debito;
  • fondo di garanzia dei debiti commerciali: è prorogata al 2021 l’entrata in vigore del nuovo fondo di accantonamento a carico degli enti locali per il mancato rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali;
  • riscossione: si avvia una riforma della riscossione locale, finalizzata a migliorare la capacità di gestione delle entrate dei Comuni,
  • unificazione IMU/TASI: è prevista una semplificazione a favore sia dei contribuenti che degli uffici comunali, senza aumento della pressione fiscale con stabilizzazione dei limiti di aliquota, compresa l’eventuale maggiorazione Tasi (0,8 per mille), per i soli Comuni che l’hanno applicata;
  • superamento dei vincoli per lo scorrimento delle graduatorie: le graduatorie concorsuali approvate dal 2012 al 2017 saranno utilizzabili sino al 30 settembre 2020; le graduatorie approvate negli anni 2018 e 2019 sono utilizzabili entro tre anni dalla loro approvazione. Dal 2020, le graduatorie avranno una vigenza biennale;
  • salvaguardia aggiornamento indennità dei sindaci;
  • canone unico OSP-Pubblicità dal 2021, con limite all’incremento delle tariffe Tosap e Cosap 2020 entro il tasso di inflazione programmato;
  • stabilizzazione pluriennale dell’intero ammontare del Fondo IMU-Tasi;
  • rifinanziamento fondo sentenze esecutive a seguito calamità e cedimenti strutturali;
  • revisione di alcuni criteri applicativi della riforma della spesa per il personale.

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