La legge di stabilità per il 2014, la n. 147/2013, estende, all’art. 1, co. 325, le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 115, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, relative al commissariamento delle amministrazioni provinciali, ai casi di scadenza naturale del mandato nonché di cessazione anticipata degli organi provinciali che intervengono in una data compresa tra il 1º gennaio e il 30 giugno 2014.

Per le province destinate a diventare città metropolitane si profila, invece, una diversa situazione. Infatti, in caso di approvazione definitiva dell’attuale testo del disegno di legge Delrio recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, ora all’esame delle Commissioni di Palazzo Madama dopo l’approvazione della Camera, queste province vedrebbero prorogati i rispettivi organi, comprese le gestioni commissariali, in carica alla data di entrata in vigore della riforma, fino alla data del 1° luglio 2014 (ex art. 1, co. 3, secondo periodo).

Nello specifico, tale proroga sembrerebbe essere conseguente a due obblighi disposti dalla bozza di ddl, rispettivamente a carico:

a) della conferenza statutaria provvisoria, la quale dovrà concludere improrogabilmente i propri lavori entro il 30 giugno 2014, trasmettendo ai sindaci dei comuni della città metropolitana la proposta di statuto o comunque il prodotto della propria attività anche ai fini dell’adozione di eventuali deliberazioni di non adesione al nuovo ente;

b) del comitato istitutivo, il quale verrà incaricato di predisporre, entro il 1° luglio 2014, tutti gli atti preparatori e gli studi preliminari in ordine al trasferimento di funzioni, beni immobili, risorse finanziarie, umane e strumentali alla città metropolitana.


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