Lo scorso 26 febbraio l’Agenzia per l’Italia digitale ha reso noto che continua il percorso di adesione delle pubbliche amministrazioni alla piattaforma Siope+, che consente un monitoraggio in tempo reale di incassi e pagamenti e la rilevazione telematica dei flussi di cassa.

A due anni dall’avvio a regime, oltre 10mila PA utilizzano il sistema che è entrato progressivamente in funzione a partire dal 2018, in linea con le tempistiche fissate dai decreti attuativi del MEF.

I primi aderire sono stati i Comuni, le Regioni, le ASL e le Aziende ospedaliere. Da gennaio 2019 utilizzano il Siope+ anche le Università, gli Enti di Ricerca, le Autorità Portuali, le Camere di commercio e gli Enti Parco.

Dal 2020, la piattaforma dovrà essere utilizzata anche dalle Fondazioni lirico-sinfoniche e dalle autorità amministrative indipendenti; mentre, per gli enti non ancora interessati dai decreti attuativi del Mef, sarà possibile aderire volontariamente.

Ricordiamo che il progetto Siope+ è nato con la legge finanziaria del 2017 ed è stato sviluppato dalla Ragioneria generale dello Stato, dalla Banca d’Italia e dall’AgID. 

I vantaggi del sistema consistono: 

  • nella piena dematerializzazione degli ordinativi di incasso e di pagamento;
  • nella più semplice e chiara comunicazione con le banche;
  • nella migliore qualità dei servizi di tesoreria, che diventano meno onerosi e più efficienti;
  • nell’alimentazione automatica della Piattaforma dei Crediti Commerciali, che rende più efficace il monitoraggio dei tempi di pagamento;
  • in processi di monitoraggio più snelli, in grado di liberare nuove risorse economiche da reinvestire in servizi a valore aggiunto.

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