Il criterio del minor prezzo non può essere utilizzato per l’affidamento del servizio giuridico-legale di un comune, in quanto i contenuti del servizio in questione non sembrano rientrare nelle ipotesi disciplinate dall’art. 95, c. 4, del d.lgs. 50/2016.
Tar Puglia, Lecce, sez. II, ordinanza cautelare 19 gennaio 2017, n. 21 [1], Presidente Di Santo, Estensore Lattanzi
A margine
Nella vicenda, l’ordine degli avvocati di Lecce e una serie di singoli avvocati chiedono l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del bando di gara per l’affidamento del servizio giuridico-legale adottato da un comune nonché dell’aggiudicazione provvisoria e di ogni atto connesso, presupposto e/o consequenziale.
Ad avviso del Tar i contenuti del servizio in questione non sembrano rientrare nelle ipotesi disciplinate dall’art. 95, c. 4, del d.lgs. n. 50/2016 [2] secondo cui “può essere utilizzato il criterio del minor prezzo: […]
- per i servizi e le forniture con caratteristiche standardizzate o le cui condizioni sono definite dal mercato;
- per i servizi e le forniture di importo inferiore alla soglia di cui all’articolo 35 del d.lgs. n. 50/2016 [2], caratterizzati da elevata ripetitività, fatta eccezione per quelli di notevole contenuto tecnologico o che hanno un carattere innovativo”.
Pertanto il collegio accoglie la richiesta cautelare e, per l’effetto, sospende i provvedimenti impugnati fissando la trattazione del merito del ricorso ad altra data.
di Simonetta Fabris