IN POCHE PAROLE…
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e la Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti hanno pubblicato un nuovo documento operativo intitolato “La revisione negli enti locali: parere sul riconoscimento della spesa per lavori pubblici di somma urgenza”, rivolto agli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali ed utile per i responsabile degli uffici finanziari. Il lavoro rappresenta una guida pratica per affrontare uno degli ambiti più delicati e frequentemente oggetto di attenzione da parte della Corte dei conti: la gestione contabile e procedurale delle spese in somma urgenza.
Si annota che l’istituto della “somma urgenza” , nel frattempo, è stato ampliato con il c.d. “Decreto Infrastrutture” (D.L. 21.5.2025, n. 73, art. 2), c con la previsione che la relativa procedura derogatoria può essere applicata anche agli eventi previsti dall’articolo 7 del Codice della Protezione Civile, o alla loro ragionevole previsione imminente, che necessitino di misure indilazionabili, nonché con altre modifiche, fra cui il raddoppio del valore per gli affidamenti diretti rispetto a quelli previsti dall’art. 50 comma 1 del Codice . Il disegno di legge di conversione del decreto, già approvato dalla Camera, é ormai in dirittura di arrivo.
Parere sul riconoscimento della spesa per lavori pubblici di somma urgenza
Il riferimento normativo è l’art. 140 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), che consente l’immediata esecuzione di lavori, servizi o forniture in caso di eventi improvvisi che mettano in pericolo la pubblica o privata incolumità, entro il limite di 500.000 euro. In tali casi, il RUP o un tecnico dell’amministrazione può ordinare l’intervento, redigendo contestualmente un verbale di somma urgenza, a cui segue, entro dieci giorni, una perizia giustificativa da trasmettere alla stazione appaltante per l’approvazione e la copertura della spesa.
Dal punto di vista contabile, queste spese si collocano nell’ambito dei debiti fuori bilancio, disciplinati dagli articoli 191 e 194 del TUEL. È la Giunta a proporne il riconoscimento entro venti giorni dall’ordinazione dei lavori, mentre spetta al Consiglio deliberare formalmente, entro trenta giorni dalla proposta o comunque entro il 31 dicembre dell’anno in corso, il riconoscimento della spesa e la sua copertura finanziaria. Il documento ribadisce che solo il rispetto rigoroso di questa procedura consente di evitare conseguenze per gli amministratori e i funzionari coinvolti, come la necessità di rivalersi personalmente in caso di mancata riconoscibilità della spesa.
Il ruolo del revisore, in questo contesto, è delicato ma ben delimitato: non si tratta di valutare l’opportunità delle scelte operate dall’amministrazione, bensì di verificarne la correttezza procedurale, contabile e documentale. Il parere dell’organo di revisione, che accompagna il provvedimento consiliare, deve quindi dare conto del rispetto dei tempi previsti, della coerenza tra la spesa sostenuta e la necessità di rimuovere lo stato di pericolo, della disponibilità delle necessarie coperture finanziarie, nonché dell’adempimento degli obblighi di pubblicazione e trasmissione all’ANAC.
Proprio per supportare questa attività, il Consiglio nazionale e la Fondazione hanno predisposto un modello di parere in formato editabile, liberamente adattabile dal revisore, e accessibile sul sito della Fondazione. Il modello consente di strutturare in modo chiaro le risultanze delle verifiche effettuate, segnalare eventuali criticità e, se del caso, suggerire controlli di secondo livello. Sebbene non vincolante, lo schema rappresenta uno strumento utile per documentare in modo adeguato l’attività svolta e per tutelare il revisore in caso di rilievi successivi.
In conclusione, la disciplina delle somme urgenze costituisce un’area in cui l’urgenza dell’azione amministrativa non può mai tradursi in deroga ai principi di legalità, trasparenza e responsabilità. Il revisore, pur senza interferire nelle scelte discrezionali dell’ente, deve svolgere un’attività di vigilanza puntuale, che documenti l’esistenza dei presupposti legittimanti e assicuri la riconducibilità della spesa all’interno del quadro normativo e contabile previsto. Il documento appena pubblicato rappresenta quindi un utile alleato per rafforzare la qualità e la sicurezza giuridico-contabile dell’azione di controllo negli enti locali.
La redazione
