Con la nota n. 14775 del 26 luglio u.s., il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale per l’attività ispettiva, ha evidenziato a varie amministrazioni la necessità di procedere alla verifica del rispetto dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative anche in relazione al personale impiegato nell’ambito di appalti pubblici.

In effetti, la verifica del mancato rispetto dei citati contratti comporta l’impossibilità di fruire di qualsiasi beneficio normativo e contributivo che l’ordinamento intende riservare a determinate platee di datori di lavoro.

La nota precisa in particolare i temi:

  • dell’applicazione del contratto stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentativamente sul piano nazionale ex art. 30, c. 4 del D.Lgs. n. 50/2016;
  • dell’applicazione dei contratti ai soci lavoratori nel settore cooperativistico ex art. 7, c. 4 del d.l. n. 248/2007 e art. 3, c. 1 della l. n. 142/2001;
  • della responsabilità solidale dell’appaltatore con il sub-appaltatore e con il committente ex art. 105 del D.lgs. n. 50/2016 e art. 1676 c.c.

 


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