E’ stata pubblicata  la deliberazione n. 27 del 30 settembre u.s. della Sezione Autonomie della Corte dei conti, contenente la relazione, per il 2016, sugli organismi partecipati dagli Enti territoriali.

Il documento riporta l’esame sui risultati delle gestioni delle partecipate pubbliche, in rapporto con i flussi finanziari (entrate e spese) intercorrenti con gli enti territoriali, anche allo scopo di verificare l’impatto delle esternalizzazioni dei servizi sugli equilibri di bilancio degli enti.

Com’è noto, spetta alla Corte, come del resto confermato anche dal recente d.lgs. n. 175/2016, di riordino della disciplina in materia di partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, il  monitoraggio del percorso di razionalizzazione delle partecipazioni e la vigilanza sull’effettivo completamento delle procedure di dismissione e/o liquidazione.

Sotto il profilo dimensionale, la Corte sottolinea che:

a) gli organismi operanti nei servizi pubblici locali sono numericamente limitati (il 34,72% del totale), pur rappresentando una parte importante del valore della produzione (il 69,34% dell’importo complessivo). Il maggior numero (65,28%) rientra nel novero di quelli che svolgono attività diversificate, definite come “strumentali”;

b) nei 3.076 organismi con fatturato non superiore a 5 milioni operano in media 8,7 dipendenti, a fronte di una media di 56 dipendenti nel complesso di quelli osservati;

b) in 1.279 organismi, di cui 776 società, si registra un numero di dipendenti inferiore a quello degli amministratori.

Netta è la prevalenza degli affidamenti diretti nonostante la rigidità dei presupposti legittimanti tale procedura.

Col referto, la Corte procede anche, in modo innovativo, ad una ricognizione delle partecipazioni rilevanti ai fini del consolidamento dei conti, riscontrando che, su 700 organismi totalmente pubblici ad unico socio (Comune/Provincia), meno della metà sono risultati assoggettabili a consolidamento sulla base dei parametri indicati dal principio contabile applicato allegato n. 4/4 al d.lgs. n. 118/2011.


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