Nuove scadenze per il mese di marzo per gli enti locali e le amministrazioni pubbliche in genere.

Si inizia col 15 marzo, data che i comuni delle regioni ordinarie e delle isole, dovranno annotare per l’erogazione, a cura del Ministero dell’Interno, della somma-anticipo su quanto spettante, per l’anno 2014, a titolo di fondo di solidarietà comunale, sulla base delle integrazioni recentemente apportate alla L. n. 228/2012 ad opera del DL “Finanza locale”.

Ricordiamo che, ai sensi del’art. 8 del DL 6 marzo 2014, n. 16, il suddetto importo sarà pari, per ciascun comune, al 20% degli importi spettanti per il 2013, con riferimento ai pertinenti dati pubblicati sul sito internet del Ministero al 31 dicembre 2013.

Sempre entro il 15 marzo, in sede di Conferenza Stato – Città e autonomie locali, dovrà essere adottata l’intesa sui criteri e le modalità da utilizzarsi per la redistribuzione tra i Comuni, del 10% delle somme accantonate a titolo del medesimo fondo di solidarietà.

Nello specifico, secondo le previsioni, tali criteri dovranno fare riferimento alle capacità fiscali e ai fabbisogni standard già approvati dalla Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale.

In caso di mancata intesa, per il 2014 le risorse verranno distribuite con la medesima metodologia applicata per il 2013 (ovvero mediante apposito Dpcm, da adottare entro il 30 aprile c.a., previo accordo in sede di Conferenza Stato – Città).

Peraltro, entro la fine del mese corrente, è attesa anche la verifica, a cura del MEF, del gettito IMU dell’anno 2013, con particolare riferimento alla distribuzione degli incassi relativi ai fabbricati di categoria D (art. 1, co. 729 bis e ss. L. n. 147/2013).

Questa operazione, a detta del legge, mira ad assicurare una più precisa ripartizione del fondo di solidarietà comunale, ferme restando le dotazioni previste a legislazione vigente.

A tale accertamento dovrebbe fare immediatamente seguito, sempre entro il 31 marzo, un decreto di natura non regolamentare, del Ministero dell’interno, di concerto col MEF, previa intesa in Conferenza Stato – Città, volto alla determinazione delle variazioni nelle assegnazioni del fondo per l’anno 2013.

Continuando a scorrere la lista delle scadenze, tra gli altri adempimenti da porre in essere entro il 31 di marzo, segnaliamo la comunicazione, ex art. 41 del D.Lgs n. 177/05, che tutte le amministrazioni dovranno inoltrare all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in merito alle spese sostenute per pubblicità nel 2013.

Relativamente alle modalità di inoltro dell’informativa, rinviamo opportunamente i nostri lettori alle apposite istruzioni elaborate dall’Agcom.

Ancora, entro fine mese, dovrà essere aggiornato il Documento programmatico per la sicurezza dei dati personali.

Sul punto, occorre far presente che, malgrado l’abrogazione, ad opera del DL “Semplificazioni” n. 5/2012, dell’art. 34 del D.Lgs n. 196/2003 che disponeva l’obbligo del documento, le modifiche apportate al Codice della privacy non contemplano, tuttavia, alcuna correzione o revoca delle sanzioni previste in caso di mancata ottemperanza delle numerose disposizioni in materia, riportate non solo del decreto del 30 giugno 2003, n. 196, ma anche in altre norme ad esso collegate.

Pertanto suggeriamo comunque di procedere con l’aggiornamento del DPS segnalando che, anche per le amministrazioni, vive l’obbligo di assolvere alle misure minime di sicurezza previste e imposte, sia per il trattamento di dati informatici che cartacei, dall’art. 33 del D.Lgs. n. 196/03, nonché la facoltà di nominare il responsabile e gli incaricati del trattamento dei dati.

Proseguendo, sempre entro il 31 marzo, gli enti locali dovranno preoccuparsi di ottemperare alla trasmissione di diversi documenti alle competenti autorità, tra cui:

– il referto semestrale, alla Corte dei conti, sulla regolarità della gestione, l’adeguatezza e l’efficacia dei controlli interni ai sensi dell’art. 168 del TUEL (per province e comuni con più di 15.000 abitanti);

– la certificazione del saldo finanziario, conseguito nel 2013, in termini di competenza mista, alla Ragioneria generale dello Stato, in base all’art. 31, co. 20, del D. Lgs n. 183/2011 (per province e comuni con più di 1.001 abitanti);

– i certificati dei rendiconti di gestione a dimostrazione del costo dei servizi per il triennio 2012-2014, alle Prefetture UTG (per gli enti locali deficitari, quelli che non hanno approvato nei termini il rendiconto o non hanno prodotto il relativo certificato e gli enti dissestati (ai sensi del decreto della direzione centrale per la finanza locale del Ministero dell’Interno del 20 dicembre 2012).

Ancora, entro il 31 marzo le regioni a statuto ordinario sono obbligate, in base ai co. 522 e ss della legge di stabilità per il 2014, a versare nel bilancio dello stato le somme individuate dalla medesima legge n. 147/2013 per il concorso alla finanza pubblica.

Tali somme non saranno considerate ai fini del patto di stabilità interno. In caso di mancato versamento, gli importi dovuti da ciascuna regione saranno portati in riduzione entro il 30 aprile p.v., dalle risorse a qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni medesime, con esclusione delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, delle politiche sociali, delle non autosufficienze e del trasporto pubblico locale.

In questa eventualità, entro il 15 di aprile, le regioni potranno indicare alla Ragioneria le risorse da assoggettare a riduzione.

Da ultimo sottolineiamo che il DL 6 marzo 2014, n. 16, recante “Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche” ha prorogato alla fine del corrente mese le misure finalizzate alla risoluzione dei problemi occupazionali connessi alla gestione dei servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole.

Nello specifico le istituzioni scolastiche ed educative dello Stato e degli enti locali, se situate in territori nei quali non è attiva alcuna convenzione Consip per l’acquisto di servizi di pulizia, dovranno procedere alla loro acquisizione avvalendosi delle imprese che già li assicuravano al 31 dicembre 2013, alle stesse condizioni economiche e tecniche allora in essere.

Analogamente, fino al 31 marzo p.v., nei territori in cui sia attiva una convenzione, tali enti dovranno procurarsi ulteriori servizi ricorrendo all’impresa aggiudicataria della gara CONSIP, al fine di effettuare servizi straordinari di pulizia e servizi ausiliari (art. 19, DL n. 16/2014).

Per tutte le altre scadenze e i link ai relativi riferimenti normativi, come di consueto, rinviamo al seguente prospetto riepilogativo, utile ai responsabili degli uffici comunali per gli adempimenti di competenza e aggiornato sinteticamente fino al mese di dicembre 2014.

L’Agenda delle scadenze


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