IN POCHE PAROLE…

Provvedimento “tampone” del Presidente dell’ANAC per consentire ai responsabili di fase di profilarsi nei sistemi informativi e operare autonomamente, in attesa di un adeguamento delle piattaforme digitali.

Link utili

Comunicato del Presidente ANAC del 6 marzo 2024

Codice dei contratti pubblici


I responsabili di fase, in via transitoria, possono profilarsi come RUP e operare autonomamente per le attività di competenza, in attesa delle necessarie modifiche ai sistemi informativi dell’ANAC.


Come noto, in alternativa al modello organizzativo “monistico”, che comporta il governo esclusivo da parte del RUP della direzione operativa, del coordinamento e controllo  delle  quattro fasi del processo contrattuale, il Codice introduce la possibilità, innovando rispetto alla precedente  disciplina del 2016,  di una organizzazione per così dire “duale”, con la nomina, oltre del RUP, di uno o due responsabili di fase (ossia di procedimento) e, in pratica, con la nomina di una figura tecnica per la fase di programmazione, progettazione e esecuzione e di una figura amministrativa per la fase di affidamento del contratto.

Le responsabilità fra il RUP e il/i responsabile/i di fase sono suddivise in relazione ai compiti svolti da ciascuno.

E’ da evidenziare che, per espressa previsione del codice, anche in questo secondo modello, resta ferma l’unicità della figura di RUP, il quale assume le funzioni di supervisione, indirizzo e coordinamento  di tutte le fasi del processo.

Il problema operativo – I responsabili di fase per poter  accedere ai sistemi informativi dell’Autorità devono preventivamente registrarsi  per associarsi  alla stazione appaltante/ente concedente di appartenenza, ma per farlo necessitano della previa autorizzazione del RUP. Questa situazione sta creando dei forti rallentamenti alle già complesse procedure previste  dal nuovo sistema di digitalizzazione dei contratti.

Il provvedimento del Presidente ANAC – Per evitare gli inevitabili rallentamenti, l’ANAC è dovuta intervenire con la solita soluzione “tampone”: in via transitoria e fino a nuove comunicazioni, anche i responsabili di fase potranno registrarsi a sistema  autonomamente, selezionando il profilo di RUP, in modo da operare in tutte le fasi dell’affidamento a prescindere dalle competenze attribuite per le fasi dalla stazione appaltante o dall’ente concedente.
La stazione appaltante/ente concedente e gli stessi responsabili di fase dovranno assicurare  che le attività poste in essere da ciascun soggetto siano coerenti con le funzioni effettivamente attribuite, anche al  fine della ripartizione, tra i vari soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei contratti, delle correlate responsabilità.

Pure in questa occasione, quindi, si è dovuta trovare una soluzione provvisoria, come è avvenuto a gennaio scorso per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro (comunicato del Presidente del 10.1.2024). Come noto, per questi mini-acquisti  è stato consentito, fino al 30 settembre 2024, l’utilizzo dell’interfaccia web messa a disposizione dalla piattaforma contratti pubblici – PCP dell’Autorità  (raggiungibile al link https://www.anticorruzione.it/-/piattaforma-contratti ), per evitare un forte aggravamento delle procedure , considerato che  il Codice dei contratti non prevede deroghe  alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita  dell’approvvigionamento, collegate al  valore del contratto.

In questo nuovo caso, a differenza del precedente, il periodo transitorio non è collegato ad una data finale, ma all’adeguamento tecnologico degli informativi dell’Autorità e delle Piattaforme di approvvigionamento digitale, che consenta l’indicazione dei soggetti autorizzati a svolgere  le funzioni di RUP e di responsabile di fase nell’ambito del profilo della stazione appaltante/ente concedente  registrato sull’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA), in modo che  i vari responsabili di progetto e di fase, associati ad una determinata stazione appaltante, potranno operare direttamente nei  sistemi dell’Autorità per le fasi di rispettiva competenza.

Questo intervento conferma che la via della digitalizzazione è zeppa di ostacoli e il traguardo dell’accelerazione e semplificazione delle procedure ancora lontano.


Stampa articolo