Il Consiglio dei ministri di giovedì 28 luglio 2016, in attuazione della legge delega per la riforma della pubblica amministrazione n. 124/2015, ha approvato, in esame definitivo:

  • Il DPR “Regolamento recante norme per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi, a norma dell’articolo 4 della legge 7 agosto 2015, n. 124”

Nello specifico, Comuni e Regioni potranno individuare, con cadenza annuale, investimenti strategici di grande rilevanza finanziaria e forte impatto occupazionale per i quali richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una procedura accelerata. Ulteriori interventi potranno essere proposti dallo stesso Presidente del Consiglio. In entrambi i casi spetterà al Consiglio dei ministri disporre il taglio dei tempi burocratici previsti per tutte le procedure autorizzatorie cui è sottoposto un investitore per aprire l’attività.

Il testo recepisce le indicazioni dei pareri parlamentari e del Consiglio di Stato, nonché le modifiche oggetto dell’intesa in sede di Conferenza unificata.

  • Il D.lgs. “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di Polizia e assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, a norma dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124”

Il decreto reca la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato. In particolare si provvede all’eliminazione delle duplicazioni di funzioni e alla gestione associata dei servizi comuni. È previsto l’assorbimento del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di dare unitarietà e più forza anche alla funzione di controllo sul territorio valorizzando la specialità agroambientale. Con tale provvedimento, i corpi di polizia scendono da 5 a 4 e viene potenziato il livello di presidio del territorio attraverso il rafforzamento dell’attuale assetto con la cooperazione della rete di strutture dell’Arma, delle sue capacità investigative e delle sue proiezioni internazionali per le attività preventive e repressive. Nel nuovo comando viene assicurata la specializzazione attraverso l’impiego del personale del CFS e si punta a risparmi di spesa di circa 100 milioni di euro in 3 anni. Il nuovo comando è posto alle dipendenze funzionali del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Il testo tiene conto delle indicazioni dei pareri parlamentari, del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata.

  • Il D.lgs. “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n.84, in attuazione dell’articolo 8, comma 1, lettera f) della legge 7 agosto 2015, n. 124”

Il decreto provvede alla riorganizzazione amministrativa del sistema portuale italiano in 15 Autorità di sistema portuale, che coordinano gli altri porti di rilevanza nazionale e che avranno sede nei porti definiti “core” secondo la normativa europea.

Le Autorità di sistema avranno una governance snella. Sono introdotte significative norme di semplificazione fra cui lo sportello unico doganale, lo sportello unico amministrativo e lo sportello unico di controllo. Si dispone altresì un efficientamento degli organi di governo per le Autorità di sistema portuale.

Il testo recepisce le indicazioni dei pareri parlamentari e tiene conto delle osservazioni della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato.

  • Il D.lgs. recante “Attuazione della delega di cui all’articolo 11, comma 1, lettera p), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di dirigenza sanitaria”

Il provvedimento istituisce presso il Ministero della salute un elenco nazionale di quanti hanno i requisiti per la nomina a direttore generale delle Aziende sanitarie italiane. L’elenco sarà stilato da una Commissione istituita presso il Ministero della salute e composta da 5 esperti che parteciperanno a titolo gratuito. Il direttore generale dovrà essere scelto all’interno di una rosa individuata da una commissione regionale tra gli iscritti all’albo nazionale in possesso di comprovati requisiti di merito.

L’operato del direttore generale è sottoposto a valutazione e, in caso di gravi motivi o di una gestione che presenta un disavanzo importante, entro 30 giorni dall’avvio del procedimento, la Regione provvede alla sostituzione.

Il testo recepisce le indicazioni dei pareri parlamentari e tiene conto delle osservazioni della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato.

Leggi il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri.


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