L‘Unione delle province italiane esprime una posizione di netta contrarietà al disegno di legge recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, esaminato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 26 luglio u.s.

Detta posizione emerge chiaramente dai seguenti documenti, relativi a:

1) le iniziative assunte a seguito dell’incontro del 1° agosto 2013 tra il Presidente dell’Upi, i Presidenti delle Upi regionali e i Presidenti delle province destinate a diventare città metropolitane, tra cui: il rilancio dell’attività dell’associazione, anche mediante la realizzazione di giornate di riflessione e di incontri, a livello locale, con parlamentari e rappresentanti di Anci e delle regioni.

2) le osservazioni elaborate dalla stessa Upi allo schema di ddl, secondo cui si tratterebbe dell’ennesimo provvedimento incostituzionale, comportante la negazione della democrazia a livello locale, nonchè una situazione di caos per il paese derivante dallo svuotamento delle province e dalle confuse norme sulle città metropolitane. Da mettere in evidenza anche il preannunciato ma mancato riordino degli enti strumentali e dell’amministrazione periferica dello Stato, e le lacune e contraddizioni della relazione tecnica al disegno di legge.

3) la sintesi, infine, delle diseconomie, disservizi e sprechi derivanti dal trasferimento della competenza dell’edilizia scolastica ai Comuni.


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