La forza lavoro europea sta invecchiando: si prevede che entro il 2030 le persone di età compresa tra 55 e 64 anni costituiranno in molti Paesi il 30% o più dei lavoratori .

L’età pensionabile ufficiale è in aumento in diversi Stati membri, e per questo è probabile che numerosi lavoratori debbano affrontare una più lunga attività professionale e una maggiore esposizione ai pericoli occupazionali, oltre ad adattarsi a un mondo del lavoro in evoluzione e basato su ritmi sempre più frenetici.

Per evitare una maggiore incidenza dei problemi alla salute, è necessario affrontare la problematica a livello aziendale, valutandone il rischio in modo specifico. A tal proposito la campagna europea per la sicurezza sul lavoro 2016-2017, tratta la tematica della sicurezza sul lavoro per ogni età, ponendosi i seguenti obiettivi:

  1. promuovere il lavoro sostenibile e l’ invecchiamento in buona salute fin dall’inizio della vita lavorativa;
  2. prevenire i problemi di salute nel corso dell’intera vita lavorativa;
  3. offrire ai datori di lavoro e ai lavoratori modalità per gestire la sicurezza e la salute sul lavoro nel contesto di una forza lavoro che invecchia;
  4. e incoraggiare lo scambio d’informazioni e buone prassi.

In realtà la prevenzione degli infortuni sul lavoro, dei problemi di salute e delle malattie professionali deve essere l’obiettivo principale di qualunque piano di gestione della sicurezza sul lavoro. Nel contesto dell’invecchiamento della forza lavoro è fondamentale la prevenzione durante l’intera vita professionale, perché la salute delle persone in età avanzata è influenzata, tra l’altro, dalle condizioni di lavoro degli anni precedenti. E’ importante ricordare che i giovani lavoratori di oggi sono gli anziani di domani.

E’ essenziale inoltre adottare un approccio olistico alla gestione della sicurezza sul lavoro, considerando il luogo di lavoro nel suo complesso nonché tenendo conto e occupandosi di tutti i fattori che possono influenzare la sicurezza e la salute nell’ambiente di lavoro. Questi includono la conciliazione fra vita professionale e familiare, la formazione e l’apprendimento permanente, lo sviluppo della carriera, la motivazione e la leadership.

Un primo strumento utile, ed obbligatorio, per impostare il discorso tutela della salute del lavoratore (ad ogni età) è senza dubbio il documento di valutazione dei rischi (DVR). Questo infatti è un primo passo indispensabile per prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La legislazione relativa alla salute e sicurezza richiede che i datori di lavoro svolgano la valutazione e si sottolinea l’esigenza di adattare il lavoro all’individuo. La diversità e la sua gestione sul posto di lavoro sono attualmente questioni importanti che devono essere trattate nel DVR. La valutazione dovrebbe prendere in considerazione le differenze di capacità funzionale, di salute e di età. Ad esempio nel caso di lavoratori giovani occorre prendere in considerazione il loro sviluppo fisico ed intellettuale, l’immaturità, la disattenzione e la mancanza di esperienza. Nel caso del lavoratore anziano, occorre prestare prestare maggiore attenzione alle situazioni che possono essere considerate a rischio maggiore, come il lavoro a turni, gli impieghi con un carico di lavoro fisico elevato e il lavoro in condizioni di caldo e freddo.

Adattare il lavoro alle singole capacità, competenze e allo stato di salute dovrebbe essere un processo dinamico e costante basato sulla valutazione del rischio durante l’intero arco della vita lavorativa. Ciò comporta la considerazione delle caratteristiche legate all’età compresi potenziali cambiamenti nelle capacità funzionali e nello stato di salute. I cambiamenti nelle capacità funzionali possono essere affrontati, ad esempio, mediante:

  • utilizzo di attrezzature e di altre tecnologie di supporto per ridurre il carico di lavoro fisico;
  • adeguato design ergonomico degli attrezzi. delle apparecchiature e dell’arredamento;
  • limitazioni alle manovre di sollevamento di pesi e alle attività fisiche impegnative;
  • formazione sulle tecniche adeguate di sollevamento e trasporto dei carichi;
  • possibilità di recupero mediante pause più frequenti;
  • rotazione delle mansioni;
  • ridefinizione del lavoro;
  • cura dello stile di vita in generale, come anche l’alimentazione.

Una progettazione corretta dell’ambiente di lavoro e una corretta organizzazione della vita e del lavoro offrono benefici a tutte le età a maggior ragione in quella sopra i 50 anni.

Per tutte le informazioni relative alla campagna europea sulla sicurezza sul lavoro 2016-2017 si può visitare il sito dell’EU OSHA: https://osha.europa.eu/it/healthy-workplaces-campaigns

Matteo Fadenti


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