Brevissima…
Intelligenza artificiale, sicurezza energetica, cambiamento climatico, gestione delle calamità, difesa e aerospazio: sono queste le grandi sfide globali che stanno ridefinendo gli equilibri mondiali e che rappresentano, al tempo stesso, minacce e opportunità per il sistema produttivo italiano.
A sostenerlo è Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria di Confindustria, che ha aperto i lavori del Forum annuale a Firenze del 9 e 10 maggio con un intervento che richiama alla responsabilità collettiva e all’urgenza di azioni concrete.
Baroni ha ribadito la necessità di riportare l’industria al centro dell’agenda nazionale, definendola una priorità strategica. Ha espresso preoccupazione per il ritardo europeo nell’intelligenza artificiale, dominata da Stati Uniti e Cina, e ha sottolineato come le imprese italiane debbano concentrarsi sull’applicazione dell’IA in settori altamente specializzati. In questo scenario, investimenti e competenze diventano elementi imprescindibili, oggi ancora troppo deboli. Non sono mancate critiche alla misura Transizione 5.0, che, a suo avviso, rischia di rivelarsi un’occasione sprecata se non adeguatamente corretta.
Sul fronte energetico e climatico, Baroni ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di abbattere i costi per le imprese e di rafforzare il dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, al fine di trovare soluzioni condivise. Ha inoltre rilanciato il valore delle polizze assicurative contro le calamità naturali, purché inserite in un piano più ampio di messa in sicurezza del territorio e accompagnate da incentivi per le imprese che investono in prevenzione.
In conclusione, il presidente ha richiamato l’Europa alla responsabilità, sottolineando come i primi segnali verso la sburocratizzazione siano positivi ma ancora insufficienti. “Servono gesti concreti”, ha dichiarato, “per mettere davvero l’industria al centro delle politiche europee”.
Fonte: www.confindustria.it